domenica 27 novembre 2016

La partecipazione: la risorsa più importante per il domani della Villa medicea dell'Ambrogiana

    Il 24 novembre 2016 il Consiglio comunale di Montelupo Fiorentino ha discusso una Mozione sul futuro della Villa medicea dell'Ambrogiana presentata dal Gruppo misto - Città e lavoro. La Mozione, che inseriamo in allegato quale documentazione integrativa, ha portato all'attenzione del Consiglio alcuni degli aspetti emersi nel Laboratorio cittadino partecipato sul Destino della Villa medicea, aperto alla cittadinanza, riunitosi continuativamente per sei volte ed in grado di coinvolgere, complessivamente, oltre cinquanta persone. 
    I temi usciti dal Laboratorio, che con soddisfazione sono stati ripresi nella Mozione, hanno riguardato l'esigenza di avviare, da subito, un processo partecipato di riflessione sul futuro di questa straordinaria struttura; l'idea che questo complesso debba rappresentare un importante veicolo di sviluppo per il paese nei prossimi decenni; la necessità di mantenere in mani pubbliche sia la proprietà dell'immobile, sia la prevalenza delle funzioni che verranno progettate e realizzate. 
    Il Consiglio comunale ha respinto la Mozione con il voto contrario del Gruppo di maggioranza ("PD per Montelupo"), l'astensione dei Gruppi consiliari "Insieme per Montelupo" e "Montelupo nel cuore", il voto favorevole del Gruppo misto - "Città e lavoro" e dei Gruppi consiliari "Montelupo in comune" e "Linea civica". La posizione che ha prevalso è apparsa, in sintesi, sulla stampa il giorno 26 novembre (cfr. Comunicato stampa del Comune di Montelupo Fiorentino, in allegato).
     Dall'angolazione di chi ha dato origine, sul territorio, ad uno spazio di confronto, laboratoriale, aperto, libero e competente, si è persa l'occasione, preziosissima, di avviare un percorso di riflessione trasversale ed ampio, capace di trovare anzitutto nella cittadinanza, assieme alle sue istituzioni, il suo motore principale, il discrimine più importante, l'intenzionalità più democratica e potente. 
    L'agitare, invece, con forza, l'esigenza di aspettare che la struttura sia definitivamente libera dall'Ospedale Psichiatrico Giudiziario, la necessità di affrontare la questione attraverso un Gruppo di lavoro, per lo più formato da tecnici, il richiamo, certamente doveroso, ma spesso fuorviante, alle risorse necessarie quale base da cui partire, rischiano di frenare l'entusiasmo dei cittadini e la loro intenzione di partecipare alla vita pubblica, costruendo un'impervia impalcatura di tipo "emergenziale" in grado di scattare solo quando tutte le condizioni, tutti i tasselli, andranno al loro posto. La politica è la capacità di progettare e di programmare, raccogliendo le istanze ed il sentire dei cittadini e, talvolta, addirittura anticipandone le attese. E in questo, dunque, la partecipazione può giocare un ruolo fondamentale, può rappresentare la risorsa più potente! 
    L'esito del Laboratorio partecipato pone dei temi, una cornice di riferimento, delle prospettive concrete di sviluppo, mediante i quali può essere affrontato un percorso di avvicinamento ad una progettazione concreta in grado di valorizzare l'area medicea di Montelupo. Il Laboratorio ha voluto "sognare", nel senso di volare alto, non ha voluto ragionare per condizionamenti, ma per possibilità, possibilità da consegnare alla politica perchè, assieme alla sua cittadinanza, ne sappia far sintesi, la miglior sintesi possibile, e le trasformi in realtà condivisa.
     Il Documento finale del laboratorio è dunque a disposizione della cittadinanza e delle autorità cittadine con le quali è auspicabile si creino dei momenti di scambio e di confronto, per i quali i partecipanti al percorso laboratoriale sono disponibili. 


Cities cafès 

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